Campi di interessi delle pubblicazioni realizzate
- Aspetti generali sul comportamento mesofasico di polimeri contenenti il gruppo 2-fenil benzossazolo.
Nel lavoro P15 è stato mostrato come i polimeri liquido cristallini che presentano mesogeni del tipo ”rod like” ovvero ”a bacchetta rigida”, con struttura completamente aromatica, hanno una notevole importanza per il loro uso nella manifattura dei materiali, grazie alle eccezionali proprietà meccaniche che essi presentano anche ad alte temperature.
- Caratterizzazione di nuovi monomeri e polimeri funzionalizzati per l’ottenimento di RMO (sistemi reticolari macro-orientati) da polimeri cristallo-liquidi (PLC)
Nei lavori P17, P18, P19 è stato dimostrato come sia possibile ottenere sistemi reticolati partendo da PCL stabili termicamente e quindi processabili a dare manufatti orientati macroscopicamente (fibre). La successiva reticolazione viene condotta per via termica o per irraggiamento con raggi gamma “congelando” la macro-orientazione.
- Sintesi e studio dei materiali vetrosi e vetro-ceramici bioattivi
Nei lavori P3, P5, P7, P8, P9 e P13 l’aggiunta dell’ossido dell’elemento trivalente, Y o La, ha l’effetto di ridurre la bioattività; in particolare l’ossido di ittrio produce, ceteris paribus, le riduzioni maggiori. L’ ammontare massimo di tali ossidi che può essere aggiunto dipende dal contenuto in ossido di calcio del vetro base e cresce con esso.
Nei lavori P11 e P12 i risultati sperimentali suggeriscono che è possibile preparare vetri del sistema binario CaO-SiO2 con la tecnica sol-gel. Il vetro derivato da gel ha una struttura diversa di quello ottenuto per tempra del fuso, in particolare nel primo gli atomi di ossigeno non-a-ponte appaiono distribuiti più uniformemente tra i tetraedri SiO4. E’ possibile tramite tecnica sol-gel ottenere monoliti, ma essi sono caratterizzati da un’elevata porosità che li rende più inclini a cristallizzare con un meccanismo di nucleazione superficiale, il vetro derivato da gel risulta più bioattivo del vetro ottenuto per tempra dal fuso.
Nel lavoro P4 è stato dimostrato che i vetri contenenti fosforo possono essere vantaggiosamente utilizzati per ottenere la deposizione di un fosfato di calcio su poly-2 idrossi-etil-metacrilato.
Studi importanti sono stati fatti su composizioni vetrosi contenenti Ag.
L’impiego dell’ossido di Argento provvede a rendere i vetri che lo contengono dei buoni conduttori ionici (P1, P2 P6, P10)
- Applicazioni dei fluidi supercritici nel settore agro-alimentare
Lo sviluppo di tecnologie “ pulite” e in particolare l’impiego dei fluidi supercritici che non lascino tracce indesiderate responsabili, se presenti durante il processo di lavorazione, di gravi rischi alimentari, stanno prendendo piede in ogni Paese tecnologicamente avanzato al fine di ridurre al minimo tali rischi derivanti dall’utilizzo delle tecnologie classiche di estrazione con solventi. Su tale tecnologia estrattiva SFE (estrazione in supercritico) sono basati gli studi relativa alle estrazione dell’Azadirachtin A (anticrittogamico naturale) dai semi di Neem ( P16), all’estrazione della Bovaricina (micotossina prodotta da funghi filamentosi, P20), fino all’olio essenziale di Bergamotto dalle bucce del frutto (P14).
- Innovazione tecnologica nei materiali della tradizione (P21)
Sempre più spesso, nel tentativo di definire il panorama del costruire contemporaneo, si analizzano le trasformazioni e i processi innovativi che hanno interessato il settore e che ormai possiamo considerare una costante caratteristica del costruire. L’innovazione tecnologica si applica su vari aspetti del costruire e si realizza attraverso percorsi differenti, tra questi, la ricerca di nuovi materiali e la sperimentazione di diversi usi di materie prime o prodotti gia noti hanno occupato, nell’evoluzione dei repertori di tecniche a disposizione dei costruttori e dei progettisti, un ruolo assai rilevante.
Nell’azione che l’innovazione tecnologica esercita sul costruire è dunque possibile distinguere due diverse tendenze: la prima tesa alla sperimentazione e all’impiego di nuovi materiali, la seconda all’utilizzo innovativo di materiali tradizionali.
Nella stesura del libro “ La Pelle Esterna dell’Edificio”, si sottolinea l’importanza dell’uso innovativo di materiali tradizionali, in particolare l’utilizzo del cotto per la realizzazione di facciate ventilate. La facciata ventilata rientra fra quei dispositivi di climatizzazione passiva in grado di migliorare le prestazioni termo energetiche del manufatto adottata come chiusura esterna verticale, essa consente infatti, notevoli benefici in termini di risparmio energetico.
Attestato di Brevetto Industriale “Sistema Vetroso Apiombico Basso Fondente Antiacido per Rivestimenti Vetrosi, Ceramici e Leghe Compatibili” (P22)
La presente invenzione riguarda la formulazione di un flux atossico e antiacido, componente base per l’ottenimento di colori in polvere o in pasta che possano essere usati, nel campo dei rivestimenti di materiali a caldo (quale rivestimenti per il vetro cavo, o durante il processo di decorazione e curvatura di un vetro, o ancora come rivestimento e sigillante di leghe compatibili per coefficiente di dilatazione termico lineare, cioè supporti aventi tale coefficiente compreso tra i 60 e i 100°C-1):
-nei processi di rivestimento che richiedono basse temperature di utilizzo (ovvero con temperature comprese tra 600°C ed i 700°C)
-nei cicli di cottura della tempra
-nella vetrofusione a cicli veloci e a cicli tradizionali.
Allo stato attuale, il mercato offre prodotti altamente tossici, perché contenenti piombo ossido, o molto costosi, in quanto contenenti alte percentuali di zinco ossido e/o bismuto ossido nella formulazione della fritta base.
Scopo dunque della presente invenzione e quello di fornire una nuova base e da essa formulare nuovi colori apiombici e più competitivi dal punto di vista per qualità e prezzo per il mercato mondiale.